Bombo con fiorellino sul prato

5,00 

@Barbara Coluzzi
13/6/2010 – Parigi
Canon EOS 5D Mark II – EF24-105mm f/4L IS USM
1/500 s: 8.0; 400 ISO;  nAF: 1535×1535; 1.24 Mo;

Descrizione

Da una foto di una gita in campagna vicino Parigi di anni fa, nel 2010, una bella immagine che definirei artistica: un bombo, nero e arancione, posato a succhiare il nettare su un grazioso fiore giallo, che risaltano al punto da sembrare apparire dallo sfondo del prato.

Il risultato e’ simile a quello di “Icneumonide con fiorellino su prato“, mentre entrambe le immagini si differenziano da quelle, recenti e con soggetto simile ma piu’ realistiche, della sequenza sull’ape legnaiola: “L’ape legnaiola e il fiore“.

In particolare, si tratta probabilmente di un Bombus lapidarius.

Vale la pena di sottolineare che i bombi, in generale, sono inoffensivi.

Comunque, quando pensiamo al fastidio e al pericolo delle reazioni allergiche dovute alle eventuali punture di insetti simili, come in particolare le vespe e i calabroni, dimentichiamo spesso il loro ruolo fondamentale nell’impollinazione, e non ci rendiamo conto che gli dobbiamo il bello dei fiori che invadono l’erba nei campi, che danno anche loro un contributo fondamentale all’equilibrio dell’ecosistema.

Ci può essere qualche incidente: nella mia famiglia ce ne sono stati un paio quando da bambina accompagnavo i miei genitori in Calabria, dove loro andavano per vacanza / lavoro, da studiosi di zanzare, occupandosi anche di raccogliere le larve nelle fiumare e le alate nelle stalle.

Una volta mio padre, miope, calpestò un pesciolino morto sul bagnasciuga, dopo essersi tolto gli occhiali per andare a farsi un bagno. Io risi, vedendolo saltellare in modo piuttosto buffo su un piede solo, ma c’erano delle vespe posate sul pesciolino, e rimediò diverse punture sulla pianta del piede tutte insieme. Non era allergico, per fortuna.

A me capitò solo, in un caldo pomeriggio in cui li aspettavo gironzolando per una fiumara, di abbassare il braccio senza accorgermi di avere una vespa posata addosso, che mi punse. Anche io, sempre per fortuna, non sono allergica.

NB: ll file JPEG reso disponibile dopo l’acquisto è ottenuto dal file RAW usando, oltre al programma “Digital Photo Professional” della Canon, anche quello classico di “Windows live”. E’ un ingrandimento dell’originale, di dimensione 1535×1535 px, in formato 1:1, nello spazio di colori Adobe 1998; è alla definizione di 350 dpi ed è compresso il meno possibile.

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