Un airone cenerino ed un tuffetto

3,50 

@Barbara Coluzzi
9/10/2022 – Oasi di Alviano
Canon EOS 5D Mark II – EF300mm f/4L IS USM + 2.0x + 2.0x;
1/250 s: 13.0; 6400 ISO;  nAF: 4650×3100; 11.4 Mo;

Descrizione

Su un sentiero all’interno dell’Oasi di Alviano ci sono dei capanni di appostamento dai quali si possono osservare in particolare gli uccelli di palude nel lago senza disturbarli. In effetti all’interno di uno di questi ero sola, e ci si poteva affacciare scostando appena una retina.

L’airone cenerino, Ardea cinerea, era vicino, guardava verso il canneto. Si può vederne anche un occhio, nella foto, tra le foglie di canna. Questo, mentre dal canneto usciva un tuffetto, Tachybaptus ruficollis, che si è fatto un giro lì intorno ed è tornato a nascondersi tra le canne.

In autunno, in questa zona, grazie alla presenza del Tevere e del lago di Alviano, che è appunto un’Oasi, si fermano tante specie di anatre e di uccelli migratori. E’ veramente bello, in genere, ed avere un “incontro ravvicinato” è poi sempre qualcosa di sorprendente, di veramente particolare.

Alcune delle altre foto che trovate nel sito di airone cenerino sono invece fatte dal ciglio di una scarpata sul Tevere in un punto in cui forma un’ansa.

Il file JPEG reso disponibile dopo l’acquisto è in formato 3:2 e nello spazio di colori Adobe 1998; è ottenuto dal file RAW usando solo il programma “Digital Photo Professional” (v4) della Canon; è alla risoluzione di 350 dpi e compresso il meno possibile.

NB: Il file JPEG disponibile è un leggero ingrandimento, di dimensione minore di meno di un terzo rispetto a quella originale, 4650×3100 px; quello in visione è inoltre riscalato a 1200×800 px per velocizzare il caricamento della pagina.

 

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