Descrizione
Una serie di quattro foto da acquistare eventualmente in contemporanea.
Su un sentiero all’interno dell’Oasi di Alviano ci sono dei capanni di appostamento / avvistamento dai quali si possono osservare in particolare gli uccelli di palude nel lago senza disturbarli. In effetti all’interno di uno di questi ero sola, e ci si poteva affacciare scostando appena una retina.
In autunno, in questa zona, grazie alla presenza del Tevere e del lago di Alviano, che è appunto un’Oasi, si fermano tante specie di anatre e di uccelli migratori. E’ veramente bello, in genere, ed avere un “incontro ravvicinato” è poi sempre qualcosa di sorprendente, di veramente particolare.
La spatola, Platalea leucorodia, era relativamente vicina, a poca distanza dalla riva opposta. Si muoveva avanti e indietro nell’acqua sulle lunghe zampe con calma, usando il caratteristico becco per cercare piccole prede di cui nutrirsi sul fondale. Era dalla mia adolescenza che non ne vedevo, non è così comune, ed è inconfondibile.
Un individuo giovane, perché negli esemplari adulti il colore nero del becco è ancora più accentuato, lo ricopre tutto. Ho scattato diverse foto, cercando di riprenderlo in pose diverse.
Qui, si sta muovendo nell’acqua bassa e mangiando. In particolare, nella foto in evidenza, è di profilo rispetto all’obiettivo, e si capisce bene come usa il becco originale e simpatico a cui deve il nome per esplorare il fondale. In alcune delle altre lo scuote, e si può vedere addirittura lo sgocciolio dell’acqua. Sono foto nitide, dettagliate.
Si nota anche il riflesso, sulla superficie dell’acqua.
Trovate altre foto dello stesso esemplare di spatola nel sito.
Ringrazio per la conferma dell’identificazione della specie e per dei chiarimenti il professor Tommaso Pizzari.
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